PEDALANDO IN CONFŒDERATIO HELVETICA





Uscendo a Bellinzona Sud sull’autostrada A35 da Milano, parte da Gudo la pista ciclabile 31 lungo il piano di Magadino. La pedalata inizia tra boschi e cavalli, passando sopra a un ruscello di acqua fresca. La pianura alluvionale si apre poi davanti a nostri occhi pieni di colori autunnali. Sotto al patrocinio delle antiche vigne che si arrampicano su terrazzamenti; case, orti, serre, allevamenti e industrie accompagnano i ciclisti nella loro missione sportiva fino alle sponde del Lago Maggiore.

Alla foce del fiume Tenero la ciclabile accompagna la strada per un kilometro. Io e mamma Patty l’abbiamo quindi abbandonata per goderci la vista su un lago a noi estraneo. Immediatamente noto una differenza essenziale con il Lago di Como: piattaforme con scivoli e trampolini sono installate ovunque per il divertimento estivo dei bagnanti. Sedute con il nostro pic-nic, vediamo un vecchietto in una piccola imbarcazione raggiungere il molo. Scende a riva con un secchio pesante, mi avvicino all’amichevole Ticinese per scoprire che aspetto ha un Luccio. Il signore ci fa sapere che non ha intenzione di mangiarlo ma di regalarlo: lui mangia solo persici.

Finito il nostro pranzetto, camminiamo lungo la riva con le bici, passando il Ticinese impegnato a pulire la sua preda per il un amico. Girando intorno a vari campeggi, ritorniamo sulla nostra pista che segue il lungolago di Locarno. Tra ville d’epoca e vecchiette prese male dalle velocità` con cui mi avvicino alle loro delicate ossa, faccio foto agli alberi che non so come, riescono a crescere nel lago. Nel centro di Locarno ci perdiamo: Patty decide di seguire una bici davanti a lei invece di attivamente pensare da che parte andare. Finiamo al lido di Locarno, troviamo Termali Salini & SPA, un fantastico centro benessere dove torniamo il giorno dopo, costa molto meno delle terme in Italia.

Continuiamo pedalando intorno al lido, la strada termina e si continua per un sentiero lungo il fiume, poi devo sollevare le bici per salire sul ponte e raggiungere Ascona... La Patti vuole pedalare sulla corsia delle moto, non riesce a comprendere questo sistema svizzero in cui le piste ciclabili continuano sopra ai ponti!

Di ritorno lungo lo stesso percorso, ci fermiamo ad una bancarella tra le serre per comprare dei pomodori. Qui ognuno pesa da se` e lascia dei soldi in un cesto aperto accanto alla bilancia: i contadini svizzeri scelgono di aver fiducia nei loro clienti. Tornando alle bici, la mamma si accorge di aver calpestato una merda di cane... Cosi` non sono poi cosi` rispettori questi consumatori di verdure, osserva incazzata. Ci fermiamo al ruscello per grattare via il concime canino. A fine giornata calcoliamo stupite di aver pedalato 40 km attraverso la pianura. Le mie gambe sono a pezzi.








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